Patologie frequenti in ambito ORL

Otorino per il trattamento di sinusite e rinite


L’Otorinolaringoiatria (ORL) è la disciplina che tratta le patologie dell’orecchio, del naso, della gola e delle altre strutture correlate della testa e del collo. 

In ambito ORL, le patologie più frequentemente trattate dal Dr. Raponi Giorgio nel suo studio di Milano sono:

otite, faringite, laringite, faringo laringite da reflusso gastro esofageo, sinusite e rinite, scialoadeniti, scialolitiasi, disturbi temporo mandibolari.

Nel corso della visita verrà valutata con attenzione anche la storia personale e clinica del soggetto, indispensabile per svolgere una corretta diagnosi ed un esame vestibolare mirato evitando il rischio di una erronea interpretazione del quadro clinico.

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Otite


Il termine otite indica un’infiammazione a carico dell’orecchio il cui decorso può essere acuto o cronico. 

A seconda della zona interessata, l’otite si distingue in:

  • esterna, quando interessa l’orecchio esterno (come la forma maligna o quella diffusa)
  • media, quando interessa l’orecchio medio
  • interna, quando interessa l’orecchio interno

 

La patologia si manifesta con un forte dolore accompagnato da ipoacusia, febbre e fuoriuscita di secrezioni ed è definita acuta quando inizia e termina definitivamente, mentre è cronica quando non guarisce ma attraversa varie fasi di minore o maggiore gravità. 

L’otite esterna può essere localizzata in una porzione del condotto uditivo o può essere diffusa a tutto il canale; in quest’ultimo caso la sintomatologia è più intensa.

Faringite


La faringite è un’infiammazione della mucosa della faringe, dovuta sia a fattori irritanti che a batteri. 

Manifestazioni caratteristiche della faringite sono dolore alla parte posteriore della gola, difficoltà a deglutire, febbre e malessere generale. 

La faringite, tuttavia, può insorgere anche in modo asintomatico.

Nella forma acuta della patologia, l’infiammazione molto spesso viene provocata da un’infezione virale (o, più raramente, da un’infezione batterica) e se non si risolve rapidamente mediante terapia tende a evolvere nella forma cronica.

L’insorgere della faringite cronica può essere causata non solo da un’infezione virale ma anche dall’abuso di alcool e di fumo oppure da ambienti di vita e di lavoro con un clima eccessivamente secco. 

Esiste anche la faringite streptococcica, una malattia epidemica dovuta spesso a un focolaio di infezione.

Sinusite e rinite


La sinusite e rinite sono disturbi respiratori frequenti a tutte le età.

Per sinusite si intende un’infiammazione acuta o cronica che colpisce uno o più seni paranasali, delle cavità che si trovano all’interno dello scheletro del cranio e sono in comunicazione con le fosse nasali (seni mascellari, frontali, etmoidali, sfenoidali).

In base all’agente infettivo responsabile le sinusiti possono essere micotiche (cioè causate da funghi), virali o batteriche.


Le forme acute sono di origine virale e batterica e colpiscono quasi sempre l’intero sistema delle cavità paranasali. I sintomi di solito si manifestano all’improvviso e con estrema violenza: gravi dolori al cranio, blocco nasale, febbre.

Nelle forme croniche invece vengono di norma colpite solo alcune cavità sinusali e i sintomi, che tendono a essere meno violenti rispetto alla sinusite acuta, dipendono dal seno colpito: difficoltà a respirare e a percepire gli odori, saltuari episodi di fuoriuscita di muco dal naso.


Nelle forme croniche è molto utile la terapia con aerosol, irrigazioni nasali e inalazioni.

La rinite invece è un’infiammazione a carico della mucosa che riveste la parte interna del naso e, al pari della sinusite, può essere acuta o cronica.

Nella forma acuta l’infiammazione della mucosa nasale è molto intensa ma di breve durata (4-5 giorni), mentre nella forma cronica i sintomi si manifestano quasi quotidianamente perché le cause che l’hanno generata sono secondarie e conseguenti ad altre patologie che colpiscono il setto nasale.


La rinite infettiva può essere favorita da inquinamento, allergie, fumo di sigaretta e infezioni pregresse.

L’infezione può in certi casi estendersi ai seni paranasali, mascellari e frontali, all’orecchio e all’apparato broncopolmonare.


La rinite non infettiva invece è caratterizzata da una sensazione di ostruzione nasale, starnuti, prurito, spesso associata a una condizione di allergia.


Molto diffusa è anche la rinite allergica, scatenata da un allergene in risposta a specifici antigeni non tollerati dall’organismo (per esempio muffe, polveri o pollini).

La rinite allergica può essere stagionale (detta anche raffreddore da fieno) o perenne.

Nel primo caso si hanno manifestazioni soltanto in particolari periodi dell’anno, mentre nel secondo caso la sintomatologia è sempre presente perché scatenata dai cosiddetti allergeni domestici quali insetti, polveri e peli di cane o gatto.



La rinite vasomotoria è un tipo di rinite che si manifesta con un’infiammazione cronica delle mucose del naso e che provoca un’ostruzione delle fosse nasali con conseguente difficoltà respiratorie.

La rinite atrofica, infine, è un disturbo a carattere famigliare che interessa le cavità nasali e consiste in un’atrofia della mucosa e dello scheletro correlato a infezioni croniche e disfunzioni endocrine complesse.

Laringite


Le laringiti sono processi infiammatori che interessano la mucosa laringea e possono presentarsi in forma acuta o cronica.

La laringite acuta, che è causata da un’infezione virale, comporta solitamente raucedine e un’improvvisa perdita della voce.

La miglior cura per questo disturbo è quella di idratarsi bene, parlare di meno e lasciare riposare la voce.

La laringite cronica invece può essere provocata da infezioni lievi, esposizione a sostanze irritanti (come il fumo di sigaretta) o reflusso acido.

Anche chi si sottopone alla chemioterapia o chi ha problemi al sistema immunitario può contrarre facilmente queste infezioni.

Faringo laringite da reflusso gastro esofageo (RGE)


Nel caso della faringo laringite da reflusso gastro esofageo (RGE) la patologia è dovuta alla variazione del PH ipofaringo-esofageo: la presenza in esofago di succo gastrico o di gas, anche se in quantità ridottissime, danneggia chimicamente la mucosa dell’esofago, della faringe e della laringe.

Tra i sintomi delle laringiti e faringiti da reflusso troviamo difficoltà nella deglutizione, sensazione di un corpo estraneo in gola, disfonia, tosse secca, laringospasmo, necessità di raschiare la faringe, secchezza e altri sintomi più rari.

La terapia utilizza farmaci in grado di inibire la secrezione acida dello stomaco (come il pantoprazolo) e farmaci a PH basico in grado di “tamponare” l’acidità esofagea e gastrica.

Scialoadeniti


La scialoadenite è un’infiammazione delle ghiandole salivari e può essere conseguenza di un’infezione o dovuta alla presenza di batteri (principalmente il batterio Staphylococcus aureus).

Le parti più colpite sono le ghiandole parotidi e le sottomandibolari e tra i sintomi più comuni vi sono febbre, dolore, brividi e fuoriuscita di pus.

La malattia può portare all’insorgenza di alcune sindromi, come quella di Sjögren.

Scialolitiasi


La scialolitiasi (nota anche come calcolosi salivare) consiste nell’ostruzione delle ghiandole salivari dovuta a calcoli composti principalmente da carbonato di calcio. 

I sintomi di questa patologia, che interessa nella maggioranza dei casi la ghiandola parotide, sono:

  • forte dolore al momento dei pasti
  • tumefazione delle ghiandole salivari durante la masticazione
  • nel caso in cui la scialolitiasi colpisca la ghiandola sottomandibolare, si osserva una tumefazione sotto l’angolo della mandibola che risulta dolorosa a ogni aumento di secrezione salivare

Disturbi temporo mandibolari


Con il termine disordini temporo mandibolari (DTM) ci si riferisce a sintomi associati a dolore e disturbi funzionali e strutturali del sistema masticatorio, in particolar modo delle articolazioni temporo mandibolari e dei muscoli della masticazione.

I sintomi più significativi sono cefalea, formazione di trigger point, riduzione e blocco dei movimenti della mandibola e dolore che può essere di tipo diffuso alla testa e al viso e si irradia dal collo e dal distretto cervicale.

Il paziente con disturbi temporo mandibolari è molto spesso portatore di dolore cronico ed è costretto ad assumere analgesici e antidolorifici: i sintomi di questo tipo di disturbi, la cui causa è ancora incerta, possono persistere per molto tempo ed essere invalidanti.

Per maggiori informazioni chiamate il +39 335 5473364
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