Vertigini: terapie

Cura per vertigini dovute e scorretta occlusione dentaria e ad altre cause


Le vertigini non devono comunque apparire sempre come una malattia, bensì come un sintomo di alcune patologie legate appunto all’equilibrio. Una di queste patologie collegate all’equilibrio è senza dubbio la malaocclusione dentale legata ad un alterato contatto dei denti dell’arcata superiore con quelli dell’inferiore o a patologie delle articolazioni temporo mandibolari. Infatti in queste situazioni i muscoli coinvolti nella masticazione raggiungono un aumento di tensione asimmetrica tra le due parti del viso e della testa innescando anche un aumento di tensione della muscolatura cervico-dorsale, la quale essendo collegata direttamente al sistema dell’equilibrio lo può disturbare.


Inoltre sono concause di vertigini i colpi di frusta, le artrosi cervicali ma anche stati depressivi, ansiogeni, attacchi di panico e patologie d’interesse internistico nel campo cardiovascolare, respiratorio, ematologico ed immunologico.

Le cure saranno diverse a seconda della causa, anche se esistono farmaci generici in grado di lenire il senso di vertigine e di nausea, che possono essere consigliati se necessari al paziente.

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Gli organi dell'equilibrio e le possibili cause delle vertigini


Il sistema dell’equilibrio nel corpo umano è molto articolato e costituito da un fine intreccio di strutture molto delicate e complesse che regolano l’orientamento nello spazio. 

Tra queste ricordiamo il cervelletto, il sistema visivo, alcune zone cerebrali (i nuclei della base), molte terminazioni nervose muscolari e infine l’orecchio interno, che può essere considerato come l’organo più importante deputato alla funzione di equilibrio del nostro corpo.

Le strutture che si trovano al suo interno (il cosiddetto labirinto membranoso) hanno infatti la capacità di registrare i movimenti corporei e le accelerazioni del capo nello spazio. 

A causa di questa complessità del sistema legato all’equilibrio, non è sempre facile comprendere quale possa essere la causa in grado di scatenare il senso di vertigine.

Se l’area colpita è la colonna cervicale si può trattare di un colpo di frusta (brusco trauma alla colonna cervico-dorsale, dovuto per esempio a un incidente o a uno scontro sportivo) o di artrosi cervicali (graduale degenerazione delle strutture ossee della colonna vertebrale). 

Se invece a essere coinvolto è l’orecchio interno, le vertigini possono essere ricondotte a patologie come la labirintite (infiammazione dell’organo dell’equilibrio), la neurite vestibolare (infiammazione solitamente virale del nervo vestibolare), il distacco di otoliti nei canali semicircolari (in grado di indurre la vertigine parossistica posizionale benigna), o la malattia di Ménière, forma di disturbo dell’endolinfa che tende ad aumentarne il volume provocando dapprima un senso di diminuzione dell’udito, fino ad arrivare a fenomeni di ronzii auricolari (i cosiddetti acufeni) e a stati di violente vertigini.

Diagnosi e cura delle vertigini


Per eliminare la sgradevole sensazione che provocano le vertigini ci si dovrebbe innanzitutto rivolgere ad un medico esperto della problematica per indagarne le cause, sottoponendosi ad alcuni esami specifici come i test di stimolazione del labirinto, ossia alcune prove tese a scoprire se le vertigini dipendono da disfunzioni ben precise dell’orecchio interno, la radiografia della colonna cervicale, l’eco-doppler (per valutare l’integrità delle arterie vertebrali, responsabili dell’irrorazione sanguigna dell’organo dell’equilibrio), l’audiogramma (per analizzare il buon funzionamento uditivo) e una volta individuata la causa sarà possibile intervenire con la terapia più appropriata. 

Nel caso in cui la causa delle vertigini è legata all’orecchio interno, si potrà ricorrere all’uso di farmaci come antivirali (per la labirintite/neurite vestibolare), mentre in tutte le forme acute saranno utili antiemetici ed antistaminici, aggiungendo i diuretici per la malattia di Ménière.

Le vertigini legate all'altezza


Quando si parla di vertigini ci si può riferire anche a sensazioni sgradevoli che possono innescarsi quando ci si trova in luoghi piuttosto elevati (come un ponte, un tetto o un terrazzo) nel momento in cui si guarda nella parte sottostante. 

Si tratta delle cosiddette vertigini da altezza, non paragonabili a quelle descritte in precedenza poiché non riconducibili a nessuna delle malattie descritte, ma a problematiche fobiche insite nella personalità del soggetto. 

L’organismo umano inoltre è strutturato in modo tale da adattarsi autonomamente alla situazione legata allo spazio che lo circonda, tramite segnali visivi e l’analisi delle distanze da certi punti di riferimento, ma in alcuni individui esiste un deficit in questo sistema che provoca un senso di smarrimento e di perdita dell’equilibrio.

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